UNIVERSAL ROBOT – corso robotica collaborativa

Continua il processo di formazione sulla robotica collaborativa. Questa volta è il nostro Pierluigi Antonini  ad approcciarsi agli elementi di base della robotica collaborativa attraverso i prodotti UR serie e della Universal Robots, per mezzo del corso organizzato dalla Fortek di San Benedetto del Tronto il 30 Ottobre.

Il corso Base si articola in una introduzione della robotica collaborativa, evidenziando gli aspetti distintivi rispetto alle tradizionali applicazioni industriali, fino a giungere all’approccio pratico di programmazione attraverso la potente interfaccia utente.

Il prodotto UR si presenta come un sistema veramente di facile e rapida installazione, con numerose capacità di connessione esterna (dal modbus alla connessione diretta S7 di Siemens, mediante anche l’uso di tool di interfacciamento personalizzati). L’interfaccia utente della serie e, nella sua ultima versione, si presenta intuitiva e ricca di impostazioni orientate soprattutto alla sicurezza dell’operatore e del robot.

Già dai primi esercizi si prende mano con la caratteristica principale del robot, cioè la capacità di interazione mediante una pronta e efficace reazione in forza, che consente di mantenere movimentazioni rapide e sicure con operatori in prossimità dell’articolazione.

“L’apprendimento è rapido ma quello che sorprende è la capacità di gestire in modo rapido gli inserimenti di comandi ma soprattutto di punti. Bastano poche nozioni per entrare subito in un produttività per lo sviluppo. Si capisce che le potenzialità sono molte e sono alla punta dell’iceberg” Il pensiero di Pierluigi è sintetico ma chiaro.

Il 12 e il 13 novembre scorsi, abbiamo continuato l’esperienza formativa con entusiasmo per entrare nel merito delle funzioni di gestione più avanzate. Tema delle giornate: script e comunicazioni.

L’approccio con gli script rende il robot molto versatile ed espande le sue funzionalità grazie a strutture di controllo del flusso più sofisticate e complete. Numerosi ed importantissimi i consigli dell’esperto docente Marco Ceccarelli, che tra l’altro ci ha seguiti con professionalità e soprattutto tanta pazienza.

“Abbiamo affrontato anche problemi reali provenienti dalle esperienze applicative degli altri partecipanti, sviluppando ad esempio una base per un sistema di test a durata per dei supporti nel caso si arrivasse a grippaggio delle cerniere. Un caso interessante di controllo in forza che il robot gestisce in modo egregio. Ho avuto anche la fortuna di poter lavorare con l’ultimo UR16, le cui prestazioni di payload sono veramente interessanti, rispetto al peso complessivo” (Pierluigi Antonini)

L’esperienza di robot collaborativo apre l’orizzonte applicativo a nuovi traguardi, sia nel campo industriale ma anche nel campo della ricerca. Sempre di più, infatti si affina il rapporto tra uomo e macchina in un ambiente che adesso li accomuna e li rende compartecipi nelle attività lavorative o di ricerca, e dove il ruolo dell’intelligenza artificiale acquista di gran passo sempre più preponderante.