Il concetto cardine di questa visione è la creazione di una società simbiotica, in cui umani e robot convivono, superando i confini corporei, mentali, spaziali e temporali. Ishiguro sottolinea come le neuroscienze stiano contribuendo allo sviluppo di robot umanoidi che potrebbero offrire una migliore comprensione degli esseri umani.
Secondo il professore, gli “avatar”, ovvero entità virtuali, supereranno le capacità sensoriali ed espressive umane, aprendo la strada alla liberazione degli esseri umani dalle loro limitazioni fisiche. Questi avatar, puntualizza Ishiguro, potrebbero consentire agli individui di comprendere meglio se stessi, i propri desideri e le intenzioni che li rendono autonomi.
La Coscienza Artificiale
Tali sforzi nella ricerca robotica si orientano verso la creazione di androidi modellati sull’essere umano, in grado di raggiungere una coscienza simile a quella umana. Ishiguro sostiene che, in un futuro prossimo, questa autonomia potrebbe estendersi anche ai robot, aprendo prospettive di ricerca sulla coscienza artificiale.
L’idea di una società in cui umani e robot collaborano, anziché essere in opposizione, si prospetta come un’opportunità per superare le barriere attuali. Questo futuro, come descritto dal professore, non mira a sostituire l’essere umano, ma piuttosto a potenziarlo.
Questi avanzamenti tecnologici potrebbero anche rivoluzionare l’organizzazione del lavoro e dell’istruzione, eliminando la necessità di spostamenti fisici. In Giappone, ad esempio, si stanno già sperimentando avatar nei contesti scolastici e di assistenza agli anziani.
Nonostante le promesse di questo futuro, esistono dilemmi etici e normativi da affrontare, specialmente riguardo alla trasparenza nell’interazione uomo-macchina. La regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale solleva questioni di inganno o mancanza di consapevolezza nella comunicazione uomo-macchina.
Tuttavia, l’ampia diffusione e consapevolezza sull’impatto sociale positivo di questi sistemi potrebbero contribuire alla creazione di società più sostenibili e inclusive. Ishiguro afferma che gli avatar possono favorire l’inclusione sociale, superando le discriminazioni basate sul corpo umano.

Hiroshi Ishiguro col proprio avatar
Visioni del Futuro
Queste prospettive, una volta considerate fantascienza, stanno gradualmente acquisendo realismo. Ishiguro solleva la questione di quali società potremmo vedere tra decenni o millenni. Sostiene che la vita umana non dipende solo dai geni ma può essere potenziata attraverso la tecnologia, aprendo vie evolutive più rapide rispetto all’evoluzione genetica.
Il professore va oltre, suggerendo che la distinzione tra uomo e animale risiede nell’uso della tecnologia, e questa evoluzione tecnologica continua ad arricchire la vita umana. In ultima analisi, Ishiguro ipotizza che l’essere umano abbia origini inorganiche e possa tornare a essere inorganico grazie allo sviluppo tecnologico.